IL TEAM DI MONOLITE
GLI INSEGNANTI

Alessandro Treccani
Insegnante, Regista, Attore
Incontro il teatro nel 2013, in un periodo adolescenziale piuttosto turbolento, pieno di dubbi e ansie verso il futuro che puntualmente sparivano ogniqualvolta entravo in sala.
Capii che era il posto giusto per me quasi subito, un luogo privo di giudizio, dove anche i pensieri più oscuri potevano trasformarsi in immagine,scena, arte.
Uno spazio dove poter assaporare il “qui e ora”, l’essere presenti in questo preciso momento.
L’adolescente che ero stava solo sbirciando la punta di un iceberg che non ha mai smesso di affascinarmi e incuriosirmi, faccio tutto il possibile per stare accanto al teatro, lezioni, spettacoli, montaggi e smontaggi di scenografie, puntamente luci e prove di acustica.
La mia formazione non segue un percorso canonico, quanto più un percorso antico, un percorso artigianale, che alla formazione pura affianca sempre l’andare in scena e il contatto con il pubblico.
Sono attore in decine di spettacoli per l’associazione Dedalus, frequento corsi di teatro al Binario 7 di Monza entrando a fare parte di alcune produzioni, incontro a Milano la compagnia Atir dove ho l’occasione di formarmi sotto l’occhio di maestre del teatro italiano come Serena Sinigaglia, Lella Costa e Arianna Scommegna.
Nel 2019, a Campo Teatrale, partecipo al corso “Pensare la scena” di César Brie e scopro un nuovo modo di intendere l’arte teatrale, uno stile che si sposa alla perfezione con la mia persona, intuisco che quello è l’esatto modo in cui piace fare teatro a me.
Un teatro che predica la calma e lo stare bene quando si è in scena, che rigetta la violenza nel lavoro e che lascia all’attore una sconfinata serie di possibilità, dove il tragico può nascere dal gesto dolce, dove basta un nonnulla e da personaggio principale diventi servo di scena, dove l’attore può scrivere il testo o dirigere la scena.
Per mia fortuna l'incontro con César non si esaurisce alla fine del corso e il nostro sodalizio continua fino ad oggi nel progetto Isola del Teatro, un luogo di ricerca nella valli piacentini, dove un gruppo di giovani attori indaga e crea spettacoli.
Per due anni, ci siamo trovati una settimana al mese per produrre il nostro primo spettacolo “Re Lear è morto a Mosca” seguendone in maniera dettagliata ogni suo processo fino al debutto nel 2024.
Ho fatto parte di altre tre regie di César Brie presso il Festival di Teatro Antico di Veleia, Anchise (2023), Il lago dell’oblio (2024) e Esodi (2025).
Oggi la mia vita si concentra su due progetti principali L’Isola del Teatro e Monolite.
Monolite è per me il tentativo di ringraziare il teatro per ciò che mi ha dato, di tramandare e confrontare questa ricerca artistica che non avrà mai fine e farlo nella città in cui sono nato.
Dove l’allievo non è solo un numero ma una persona con tutte le sue complessità, particolarità e dettagli che vanno curati con attenzione e cura per permettergli di scoprire il suo modo di intendere l’arte, scoprire il tipo di artista che è con tranquillità.
Il teatro non solo in quanto arte fine a se stessa ma anche come luogo di incontro, dove le persone possano creare legami tangibili che vanno aldilà della lezione di teatro.
Un luogo dove prendersi il tempo per riflettere sul senso di comunità oggi.
Per Monolite dirigo e scrivo spettacoli, insegno nei corsi a diverse fasce di età, mi occupo della formazione degli altri insegnanti e della direzione artistica della rassegna.
Ad oggi ho curato la regia di tre spettacoli “Caro amico,ti uccido” (2024), “Kumulonembi” (2024) e “La stagione dei poeti inconsapevoli” (2025).
Insegno per essere presente mentre guardo il domani, faccio regie di spettacoli perchè ho bisogno di raccontare il mio presente ed essere megafono del presente di chi mi sta attorno e recito per tornare a quando tutto è cominciato, quando in quelle quattro pareti mi sono sentito presente per la prima volta.

Paolo Palmeri
Insegnante, Attore
La mia formazione teatrale comincia alle scuole superiori nel 2015, quando ancora non sapevo chi ero né tanto meno cosa volessi fare (attore di teatro o cinema?, cabarettista, stand-up comedian?). Se il primo “chi” è ancora annebbiato, il secondo invece si è schiarito molto presto, quando capii che la strada che volevo intraprendere era quella che mi portava al teatro.
Dopo aver frequentato i corsi presso Dedalus dal 2017 al 2020, con il quale ho avuto anche modo fino al 2023 di fare esperienze come assistente alla regia e all’insegnamento, mi iscrivo al Teatro Binario 7 di Monza dove per due anni consecutivi (2020-2022) frequento il corso avanzato condotto da Sabina Villa, lavorando sui testi di Shakespeare e Agota Kristof.
Sempre nel 2022 frequento il seminario “Il corpo poetico” a Teatri Possibili avendo come insegnante Vanessa Korn, un lavoro di 18 ore sul metodo Lecoq che è bastato per convincermi nello stesso anno a iscrivermi alla Scuola Internazionale di Teatro Arsenale con Marina Spreafico, Kuniaki Ida, Luca Fusi e Nana Funabiki, senz’altro la mia esperienza di formazione e crescita più importante e fondamentale, dalla quale ne esco diplomato nel 2024.
Nel luglio del 2025 partecipo agli workshop “Liberare la voce naturale” alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi condotto da Margarete Assmuth, e “Alla ricerca del mio spettacolo” presso il Teatro dei Filodrammatici condotto da Paolo Nani.
Parallelamente alla mia formazione, nel 2023 sono co-fondatore, attore, regista e docente di MONOLITE.
Dal 2023 al 2025 prendo parte come attore agli spettacoli “Caro amico ti uccido”, “Kumulonembi” e “La stagione dei poeti inconsapevoli”, tutti sotto la regia di Alessandro Treccani.
Durante il corso da me tenuto in veste di docente e regista nella stagione 2024/25, si è lavorato sul testo “La vita è sogno” di Calderon de la Barca, conclusosi con il saggio “I morti non sognano”.
LE ORGANIZZATRICI

Agnese Cazzalini
Co-fondatrice, Organizzatrice teatrale e Social Media Editor
Titolo del tema: Portare le persone a teatro
Svolgimento: faccio cose un po' noiose ma fondamentali!
Studentessa di lettere moderne, da sempre grande amante delle parole e dell'arte, mi sono avvicinata al teatro alle superiori. Negli anni ho capito che non era solo il palco ad affascinarmi, ma anche tutto ciò che lo faceva accadere.
In Monolite mi occupo dell'ideazione e della progettazione di tutte le attività dell'associazione: me le invento e faccio in modo che possano funzionare.
Curo l’organizzazione della nostra rassegna teatrale, della scuola di teatro e della comunicazione social dell’associazione.
Assisto Alessandro Treccani nelle lezioni di teatro, scrivo ogni tanto qualche pezzo di qualche spettacolo, ma niente di serio.
Cerco in tutti modi di far accadere la cosa che più amo.

Rosa Migliorini
Co-fondatrice, Presidente, attrice e assistente all’insegnamento
Ho incontrato il teatro a quattordici anni, nella speranza di trovare persone simili a me, un posto che mi accogliesse. Continuo a farlo perché è politica, per dare nuovo eco alle voci che rischiano di spegnersi, per raccontare storie. E anche perché può essere davvero, davvero divertente.
Dopo il liceo ho studiato Storia all’Università Statale di Milano, ottenendo la laurea mentre già frequentavo il primo anno della Scuola Internazionale di Teatro Arsenale di Milano, dove mi sono diplomata nel 2025.
Durante gli anni universitari nasce Monolite, che con grande naturalezza (ma non senza notevoli fatiche) prende il suo posto come baricentro della mia vita, mostrandomi quanto rumore fanno l’amore, la resistenza e la determinazione.
Per Monolite gestisco annualmente il ciclo di eventi “il monolite della memoria” e assisto Paolo Palmeri e Alessandro Treccani nell’insegnamento. Tra i lavori attoriali anche “Caro Amico ti uccido” (2024).

Marta De Chiara
Organizzatrice teatrale
Psicologa di formazione, ho sempre trovato affascinante la dimensione sociale e partecipativa del mondo teatrale, vedendo nella messa in scena l'intrecciarsi di tante forze in gioco.
Ho reso paralleli fin da subito i due percorsi. Prima lavorando come assistente al Teatro Franco Parenti, osservando il complesso meccanismo di una grande realtà teatrale. In un secondo momento, formandomi in organizzazione teatrale presso Teatri Possibili, apprendendo gli strumenti più tecnici del mestiere.
In Monolite coordino il lavoro complessivo, facendo in modo che persone, tempi e mezzi siano sempre in sinergia. Coltivo le relazioni con enti e realtà del territorio, convinta che il teatro, per crescere, debba essere parte viva della comunità che lo ospita.

Chiara Guarino
Scenografa e costumista
Mi occupo del reparto creativo di Monolite, divertendomi a spaziare tra grafica e allestimenti, tentando di utilizzare per quest'ultimi più materiali di riciclo possibile. Sono affascinata da come gli oggetti possano prendere un nuovo ruolo, ampliando all'infinto lo spazio in cui vengono inseriti, diventando compagni di lavoro e portali verso nuovi universi.
La passione per il mio lavoro nasce da una ragnatela di altri amori, quello per il disegno, quello per le storie, quello per il giocare a essere qualcun'altro.
Mi sono laureata in NABA nel 2022, anno in cui ho iniziato a collaborare con Teatro Franco Parenti. Sono stata sarta di scena per Giacomo poretti e Daniela Cristofori nello spettacolo "Condomino mon amour", lavoro spesso con FM scenografie e sui set di pubblicità e cortometraggi.

Irene Chiolerio
Responsabile contabilità e rendicontazione economica
Fin da bambina, amante di espressioni e storie, ho sempre cercato dei modi per essere in scena: dai corsi per bambini alle recite, senza dimenticare i numerosi spettacolini originali realizzati da me con la partecipazione (obbligatoria) di chiunque mi capitasse a tiro. Il teatro è sempre stato un luogo dove trovare nuovi mondi da esplorare e nuovi lati di me da svelare. Durante le superiori, il teatro ha iniziato a prendersi sempre più spazio, fino a conquistarmi del tutto, travolgendomi con la sua libertà e non lasciandomi più.
Laureata in Economia dei beni culturali e dello spettacolo, in Monolite mi occupo di controllare l’andamento economico di iniziative ed eventi, redigere bilanci, organizzare la rendicontazione e fare in modo che ogni progetto stia in piedi anche dal punto di vista finanziario.
In pratica, sono un po’ il “grillo parlante” che comunica se un’idea è fattibile o meno…anche se nel teatro tutto è possibile! (o quasi…)
Accanto ai numeri, continua il mio impegno attoriale in Monolite, prendendo parte per esempio a “La stagione dei poeti inconsapevoli” di Alessandro Treccani.