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CANZONI DELL'APPARTAMENTO: Farsa memoria su come ho scoperto Morgan

Aggiornamento: 9 ott 2023

Ricordo (ho controllato nella mia playlist Spotify): era il primo giorno del 2021 quando ho avuto il primo "incontro" con Morgan, non-in-arte Marco Castoldi.


Dopo la notte del 31 - durante la quale ho giocato a strip-briscola alcolica - non ricordo come né dove, forse su Instagram forse solo parlando con qualcuno, salta fuori il nome di Morgan. Per chi non si ricordasse, nell'edizione di Sanremo del 2020 il nome di Morgan è entrato nella Hall of Fame dei meme a causa del famoso dissidio con Bugo. Lungi da me (ho sempre sognato di scriverlo) parlare di un meme che, come tutti i suoi cugini, è diventato noioso e ripetitivo molto in fretta, ma è necessario per me citarlo considerato che mi ha fatto "scoprire" Morgan.

Dopo l'episodio sanremese infatti la considerazione che avevo di Morgan era la medesima della maggior parte delle persone: mi infastidiva. Non perché fossi dalla parte di Bugo, ma perché trovavo irritante quell'atteggiamento arrogante di Morgan, e la parole che usava: "perché?", mi chiedevo in testa come in un noir, pensando alla vicenda. Perché questa persona parla così? Cosa ha fatto per dire queste cose?


E' con queste premesse che, aprendo Spotify, ho digitato la lente di ingrandimento e ho cercato per la prima volta in vita: "Bugo". Non uscì nessun risultato. Al ché esclamai, preparatevi eh... "DOV'E' BUGO?" .

E tutto il condominio dove vivo scoppiò a ridere insieme a me e la mia famiglia, e la risata contagiò tutto il comune di Corbetta (TradeMark), rendendo il primo giorno del 2021 il più gioioso della cittadina storicamente. E la cosa migliore di questo aneddoto è che non è vero, oltre che non essere divertente (come il meme stesso d'altronde, drop de Mike).

Cerco "Morgan". La prima traccia della home page del profilo, quella con più stream, si chiama "Altrove". Faccio partire la traccia, non senza un certo scetticismo e pronto ad alimentare i miei fastidi, sottolineando le ipocrisie di questo smargiasso, e...oh...però! Vi chiederete: "Che cosa vuol dire "però!"?". In 5 minuti e 43 secondi quella canzone mi prende e mi ribalta e mi sbatte giù da letto, fortunatamente non a castello. Dal primo Bom bom strumentale iniziale all'ultimo svincolarsi dalle convinzioni... , quello che mi giunge alle orecchie mi cambia. Mi fa stare meglio. Le tossine dei miei fastidi, del mio scetticismo, si sciolgono. Per tutta quella giornata mi scordo persino la causa per il quale sono finito ad ascoltare la canzone, Sanremo e il meme. Morgan mi ha incantato. Quasi come se fosse un dovere guardo l'album contenente la canzone: Canzoni dell'appartamento.Senza indugio mi metto ad ascoltare, senza saperne nulla, tutte le restanti 11 tracce, riascoltando per una seconda volta Altrove: pop, rock, musica leggera, generi che neanche conosco, una canzone...di Natale? Una canzone di Natale ascoltabile? Anzi, una canzone di Natale bella?


Ogni singola canzone dell'album mi portava in un mondo diverso, ognuno colorato a suo modo, ognuno con una propria vita, una propria personalità. Dodici coinquilini dello stesso appartamento, che convivono pacificamente, e che compongono a mio modestissimo parere uno dei migliori album della storia della nostra musica. E se un album è poco, la conferma mi arriva con il secondo album Da A ad A, l'album cover di De André, e i tre album con i Bluvertigo. Ogni cosa composta da Morgan mi emoziona, e mi stupisce.

Molte domande son sorte spontanee: Perché non lo conoscevo prima? Perché c'è voluto un meme odioso per portarmi alla conoscenza di Morgan? Perché su Radio Italia (TradeMark), chè mia madre ascolta solo quella, non ho mai sentito neanche una nota composta da Morgan? Solo a me piace, forse? Perché non ho mai mangiato una Sacher?


Le domande ormai me le ponevo solo in stile noir, ma erano domande a cui preferivo non dare risposta. Approfondendo la mia conoscenza sull'artista, diventa chiaro che le risposte non abbiano quasi nulla a che fare con le capacità di Morgan, quanto sulla fama che si è/hanno costruito attorno a lui.


Non voglio disputare sulla giustizia o meno di questo, nè difendere a spada tratta Morgan, non sono un avvocato e non sono una signora. E' chiaro però che amando l'arte, la musica in un modo particolare, un'ultima domanda (due) -con la solita voce fuori campo stile noir- sorge sempre spontanea, soprattutto quando dalla radio, dalla televisione, dai social riproducono determinati brani, o quando in programmi improntati sulla musica si enumerano i grandi musici della nostra Italia: "Che succede? Dov'è Morgan?"


P.S.

L'ultima battuta non voleva far ridere. Quella della strip-briscola invece sì.



Paolo Palmieri



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